Marinatura alla birra per la carne alla griglia
La scorsa settimana abbiamo parlato della birra da abbinare alle vostre grigliate..ma sapevate che la birra oltre ad essere un ottimo accompagnamento, può essere impiegata anche per marinare la carne?
Ma facciamo un passo indietro: quanti di voi marinano la carne prima di cuocerla ai ferri? Può essere un’ottima alternativa non solo per insaporire il piatto, ma anche per la vostra salute. Studi dimostrano che marinare la carne in birra o vino rosso per almeno 6 ore prima della cottura, aiuta a ridurre fino al 90% il livello di HCA (Hetero Cyclic Amines), sostanze dannose e cancerogene. La marinatura infatti ci permette di intenerire le carni e di difenderle dalle alte temperature della griglia.
Gli ingredienti base devono essere necessariamente grasso o olio, acido, sale, erbe o spezie, o entrambe. Tutti elementi semplici e facili da trovare, anche se alcuni di voi staranno pensando cosa intendiamo per acido. Ed è proprio questo l’ingrediente che vi permetterà di sbizzarrirvi nelle vostre marinature! Vino, succo di limone, senape, succo di agrumi in genere, aceto di vino, aceto di mele, aceto balsamico, salsa Worcester, Tabasco, succo di mela, yogurt magro e...la birra!
Amici di Griglie Roventi, cultori di barbeque e buongustai, oggi vi consigliamo una ricetta per rendere la vostra carne irresistibilmente gustosa!
Ingredienti:
- 1 foglia di alloro e/o a scelta un rametto di rosmarino
- 2 grossi spicchi d’aglio
- 1 cipolla media
- succo di ½ limone
- ½ bicchiere di olio extra vergine di oliva
- ¼ di litro di birra a scelta
- pepe qb.
Sminuzzate la foglia di alloro o il rosmarino. Affettate molto sottilmente la cipolla e gli spicchi d’aglio. Unite tutti gli ingredienti in una pirofila, mescolate bene ed adagiatevi le fette di carne tagliate spesse (bistecche, braciole, costate, etc) ed incise con la lama del coltello. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 6 ore, ricordandovi di girare la carne ogni tanto.
Subito prima della cottura, togliete la carne dalla marinata e passatela direttamente alla brace, salandola a fine cottura. Potete usare la marinata anche in cottura per spennellare la carne.
In vista del weekend…buone grigliate a tutti!
Il prezzo non fa la qualità
Eccoci alla seconda lezione sui tagli di carne…credete che la seconda categoria sia così inferiore rispetto alla prima? Allora andiamo a scoprire insieme nomi e caratteristiche principali!
(8) Pesce: è l’unico taglio di seconda categoria proveniente dal quarto posteriore del bovino. È costituito da un insieme di muscoli molto pregiati da un punto di visto enogastronomico, perfetto per bolliti e stufati, ma anche per ottime bistecche! È un taglio di forma piccola che soddisfa appieno il criterio qualità – prezzo.
(11) Fesone di spalla: pur rientrando nella seconda categoria, è un taglio pregiatissimo indicato per scaloppine, pizzaiole, brasati e macinandone i ritagli ci si può sbizzarrire preparando hamburger, polpette e ragù per farcire pasticci o per soddisfare i vostri palati con una gustosa pastasciutta.
(12) Copertina: proviene dai muscoli della spalla ed è caratterizzato da una leggera venatura di grasso. Ideale per gulash, arrosti e spezzatini.
(13) Fusello di spalla: ha una carne saporita e mista e, a discapito del comune pensiero, pur appartenendo alla parte anteriore del bovino è un taglio che bilancia perfettamente risparmio e gusto. Come la maggior parte delle carni di seconda categoria, anche il fusello di spalla si presta molto bene per spezzatini e bolliti, così come per arrosti e bistecche.
(14) Biancostato: è ricavato dai muscoli che coprono le prime 5 vertebre dorsali anteriori, ovvero dai muscoli intercostali e del gran dorsale. La carne è abbastanza magra, ma necessita di una lunga cottura, ideale se in umido.
(15) Sottospalla: è un taglio rettangolare, adatto alla preparazione dei bolliti.
(17) Braciola: chi non conosce questo taglio di carne? Si trova sul dorso del bovino tra il collo e la lombata ed è ottimo ovviamente se cotto alla brace. Se lasciato a pezzo intero e disossato è utilizzato per la preparazione dell’arista.
(18) Punta di petto: si ricava dalla zona che dal collo va verso la pancia. È un taglio piuttosto grasso, ma allo stesso tempo sano e genuino.
Amici di Griglie, cosa fate ancora qui? Correte ad accendere il vostro barbeque!