Secondo voi i piatti di Griglie Roventi possono avere un’accezione artistica? Noi siamo convinti di sì e ora vi spieghiamo il perché.
Il look del cibo, di ciò che mangiamo è un aspetto importante della tavola e dei suoi piaceri e, da qualche anno a questa parte, è anche oggetto di studi: nasce così il food design, letteralmente “cibo design” che altro non è se non cura e arte della tavola!
Secondo la definizione “food design è la disciplina del design industriale che si occupa dell’ideazione e progettazione di alimenti, o parti di prodotti alimentari complessi” *Wikipedia
Il concetto di decoro delle portate non è cosa nuova ed il design a tavola sta trovando sempre più consensi e seguaci. In questi anni infatti ha conosciuto un grandissimo favore di pubblico, uscendo dalle cucine e facendo diventare l’aspetto di ciò che mangiamo una vera e propria arte.
L’esempio più eclatante sono le pubblicità di cibo dall’aspetto invitante, con una presentazione che spesso fuorvia la qualità del prodotto stesso. Food design coincide con un concetto complesso nel quale si mescolano discipline diverse come la psicanalisi, l’antropologia, la sociologia dell’alimentazione, la mediazione sociale e, non da ultimo, la storia dei sistemi culinari e delle forme di convivialità.
Nel nostro piccolo possiamo affermare di avere dei veri e propri aspiranti al food design: basti pensare alle meravigliose creazioni a cui ci hanno abituati i cuochi di Griglie Roventi. Che ci sia uno studio accurato alle spalle o che ci sia solo la volontà di abbellire il più possibile i propri piatti, una cosa è certa: il cibo è di per se stesso arte, è sinonimo di convivialità, di appartenenza ad un popolo e permette di esprimere la creatività di ognuno!